“Mi sveglio la mattina, che sembro dover andare al patibolo”.
Questo mi diceva Marianna, una mia cliente con un bravo marito, figli, lavoro, casa di proprietà.
Perché allora questo non-senso divorante che non le permetteva di sentirsi desiderosa di iniziare la giornata?
“Sono un robot: casa, lavoro, figli, cucina, porta fuori il cane, vedi gli amici, e mi sembra come se qualcuno stesse vivendo al posto mio.
Faccio fatica pure a guardarmi allo specchio. Mi cerco in quegli occhi riflessi, ma non mi trovo più”.
Non era depressione… era il non trovare un barlume di motivazione in mezzo a una routine fatta di cose sempre uguali e date troppo per scontate.
Spesso c’è solo il bisogno di avere occhi nuovi per ripescare la scintilla persa che si è lasciata per strada in virtù del “fare”.
Ci si riempie di comodità, convinti che significhi essere più felici, avere più tempo.
Un tempo che poi non si è in grado di spendere in modo costruttivo, per nutrire l’anima, finendo così per languire davanti alla tv o sui social senza soddisfazione.
Per Marianna il cammino è stato all’interno di sé. Sotto a un monte di ciarpame e doverismi, era nascosta la scintilla creativa che cercava.
Ha iniziato a disegnare, la cosa in cui da ragazzina si immergeva, dimenticandosi persino di mangiare, e l’abbiamo utilizzata come ponte.
Si è trovata ad andare al lavoro desiderosa del suo prossimo momento libero per dedicarsi all’album e alle matite che aveva comprato per l’occasione, scelti con cura.
Un mondo le si è nuovamente aperto davanti, popolato di affetti, colori, sapori.
Le è bastato riconnettersi alla sua scintilla interna, al suo seme, immergersi nella sua passione, per riscoprire il bello, riscoprire la sua fortuna. Benedicendo, grata.
Ha incarnato alla perfezione il nome del mio percorso, #RiscopriIlTuoCentro, per ritrovare in poche settimane la scintilla persa. 🌟 Se vuoi saperne di più, scrivimi in privato.