La prima volta che in libreria ho messo gli occhi su questa parola non ho assolutamente capito di cosa si parlasse all’interno di quel volume…
Sarà che ultimamente, sushi permettendo, c’è tutto un fiorire di idee e ispirazioni di matrice giapponese, con buona pace di Marie Kondo! E’ in effetti un modo di vivere affascinante, cerimonioso, semplificante, che aiuta ad apprezzare meglio le cose della vita. Per l’appunto, parlare di Ikigai, è un po’ questo…
L’ikigai è la vocazione, la ragione dell’esistenza, quella che Hillman chiamerebbe “la ghianda”, la chiamata primaria… è il motore che ogni giorno di dà energia e ci fa percepire la vita come una bellissima avventura da vivere appieno ogni giorno e degna di esser vissuta.
A qualcuno verrebbe in mente che è facile essere così carichi quando magari il proprio Ikigai riguarda l’azienda imprenditoriale che si è messa su e fiorisce, per cui ci si fionda dal letto ogni mattina diretti in ufficio per sedere su una poltrona di pelle a spingere bottoni e impartire ordini a segretarie. Ma non si tratta assolutamente di questo; l’Ikigai non ha a che fare col tenore di vita e con lo status generalmente invidiabile da altri: può tranquillamente riferirsi a qualcosa che apparentemente non riveste grande importanza, e soprattutto è soggetto a variazioni nel tempo. Il proprio Ikigai giovanile potrebbe mutare nel corso degli anni e assumere altre forme, ispirare altri desideri. E’ infatti la scintilla primordiale per cui siamo al mondo ed è giusto che evolva insieme a noi.
L’Ikigai è un concetto molto intimo e personale e si compone di ben quattro elementi:
- Le cose che ci piace fare
- Le cose che sappiamo fare
- Le cose per cui siamo retribuiti
- Le cose che sono di aiuto al prossimo
E’ quindi un mix di:
- Passione
- Professione
- Vocazione
- Missione
I pochi fortunati che si rendono conto di quale sia il personale concetto di Ikigai, provano sentimenti di gioia di vivere, passione e appagamento interiore, ottimismo e fanno del bene a se stessi e al prossimo, perchè essere in loro compagnia ha un che di ispirante. Chi ha scoperto il proprio Ikigai, si circonda di armonia che si riflette non soltanto nel carattere ma anche negli spazi che è solito abitare, e che iniziano a riflettere questo stato di consapevolezza anche nella pulizia, nella luce, nell’ordine. Chi è riuscito quindi a combinare le proprie abilità personali con una professione che oltre a coniugare passione e missione, è anche retribuita ed ha un ritorno di appagamento per il bene profuso, è più ricco di quel che si pensa. E voi? Avete scoperto il vostro Ikigai?
Sabrina Pietrangeli