Ci sono relazioni intense, anche lunghe, nelle quali la cosa più appagante è la soddisfazione del bisogno di essere viste, amate, toccate, contenute.
Ma non si percepisce di fondo una reale intimità e condivisione, un essere “lo sponsor l’uno dell’altra”, un “fare squadra” con il proprio compagno. Accade nei fidanzamenti e anche nei matrimoni e questo fa avvertire un vuoto, una mancanza.
E allora, per sentirsi appagate quanto possibile, fare l’amore diventa l’unica cosa importante, quella centrale del rapporto.
A volte è addirittura l’unica cosa che funziona nella coppia, il momento in cui senti davvero il tuo compagno vicino.
Ti chiedi però se al di fuori di quello ci sia reale comunione, perché quando l’atto fisico finisce avverti un senso di perdita che si trascina nel quotidiano… una specie di attesa tra un rapporto e l’altro, un non-senso strisciante.
Una relazione appagante è quella in cui l’unione fisica è il coronamento, è fusione che celebra la meraviglia già condivisa nel quotidiano; non arma di ricatto affettivo, non tavola imbandita dopo giorni di fame, ma piacere costante, consapevolezza e gioia. Non possesso, ma soprattutto dono.
Ti è mai successo?
A me tardi, ma è una meravigliosa riscoperta quotidiana.
Ho capito che nutrire la propria individualità con passioni, desideri, progetti e gioie personali è il fondamento per andare a nutrire anche la dimensione della coppia.
Il benessere personale è una responsabilità propria: io mi risano per portare risanamento nella coppia. Mi rendo completa per poter offrire il meglio di me, e non il misero mucchietto delle mie ferite, delle pretese, dei bisogni.
Mi prendo cura della relazione, non dell’altro. La relazione è il “nostro figlio”, non il compagno.
La relazione è il serbatoio dove io, paga del rapporto con me stessa e di come mi riempio personalmente, metto benzina di cui entrambi possiamo usufruire, in grado di darci energia nelle lotte individuali e anche le battaglie della coppia stessa.
E così fa l’altro.
Quando vedete una coppia che emana splendore, è questo che vivono e vivranno, per il tempo in cui decideranno di investire in se stessi per riversare quello splendore energetico nel “noi” che hanno saputo costruire, un terreno sacro ed irripetibile.
Questo è un cammino che per me è durato anni, in cui ho investito tempo ed energie.
Ed oggi che conosco la strada, l’ho sintetizzata nella cura del sé che ho inserito nel mio percorso #RiscopriIlTuoCentro: strategico, veloce, di 10 settimane.
– Se ti dovessi render conto che la tua vita si è appiattita;
– se nello spenderti in famiglia hai dimenticato di mettere TE al centro e ti senti svuotata e priva di gioia,
– se la tua relazione langue e non sei contenta della famiglia che hai costruito, della casa che hai, del lavoro che fai,
nel mio percorso imparerai ad afferrare il bello della vita, farlo tuo e riversarlo nella relazione e nella famiglia, e di conseguenza nel tuo lavoro e in tutto il tuo mondo. Clicca sul link in bio per richiedere la tua consulenza gratuita.