Le ferite sono dei traumi, dei nodi, dei blocchi vissuti nei primi 15 anni di vita, che si sono cristallizzati all’interno del nostro archivio emozionale, il cervello limbico, e che hanno un riverbero energetico costante, cioè risuonano quando ci sono accadimenti che le fanno andare in co-vibrazione.
Noi rispondiamo agli eventi, alle persone e alle difficoltà in modo inconsapevole attraverso le ferite. Veniamo letteralmente pilotati dalle ferite, che sono padrone di quel 10% di conscio che possediamo.
Se però operiamo un cambiamento grazie alla consapevolezza acquisita attraverso un percorso di crescita personale (psicoterapia, counseling, coaching, percorso spirituale), questo porta ad una elevazione di coscienza che ci permette di gestire le nostre ferite.
La trasmutazione di una ferita avviene diventandone consapevoli, imparando a stare a contatto con essa senza cercare rifugio, amando i propri punti di fragilità e costruendo un maschile dentro di noi che ci educhi alla resilienza.
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Ti consiglio:
di Lise Bourbeau
Rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione e tradimento sono le cinque ferite che ci impediscono di essere ciò che siamo davvero, i cinque principali condizionamenti della nostra esistenza. Questo libro ci dimostra come tutti i problemi di ordine fisico, emotivo o mentale derivino di fatto da queste ferite; grazie alla descrizione delle maschere che tutti abbiamo sviluppato per non vederle e non sentirle, e soprattutto per non conoscerle, riuscirete a identificare la vera causa di un disturbo preciso, per esempio l’estrema magrezza o l’obesità, oppure di certi problemi ricorrenti che rispuntano appena vi sembra di averli risolti.