Ho dedicato molti anni a proiettare sui miei cari i bisogni non soddisfatti della mia infanzia: considerazione, coccole, protezione. Una ferita che guidava le mie azioni, una bambina interiore che pretendeva senza ragione.
Ho imparato a volermi bene, a trattare con tenerezza quella parte sofferente di me, sviluppando un maschile interno che mi ammonisce quando esagero. Un cammino intenso di crescita, consapevolezza, perdono e desiderio di evoluzione.
Oggi, grazie al mio percorso guido altre donne in cerca di uno sguardo che le faccia sentire vive e degne. Il risultato? Un amore nutriente, una relazione autentica, uno scambio senza la paura di non essere accettate.
Rimettersi al primo posto, rimettersi al centro per amare senza timori, portando con sé ferite cicatrizzate. Vuoi ottenere risultati simili? Contattami da qui: https://beacons.ai/sabrinapietrangeli
Ti consiglio:
di Ameya G. Canovi
Con un approccio tanto rigoroso quanto ricco di empatia, l’autrice delinea un percorso di conoscenza di sé capace di disinnescare il «troppo amore», il bisogno eccessivo dell’altro, e l’invadenza dei rimpianti e delle recriminazioni per ciò che non si è avuto.